E' scontato che non è facile come cucinare in casa, ma si tratta solo di una questione organizzativa e non per questo ci si deve privare dei piccoli piaceri della tavola. La cucina di una barca è piccola e scomoda: si hanno solo due fornelli, le cose rotolano dove non dovrebbero, mancano i piani d'appoggio e non si dispone degli attrezzi a cui si è abituati (idem per gli ingredienti). Cucinare diventa un gioco ad incastro di abilità ed equilibrio tra te e il mare e le cose. E' facillissimo passare dalla scomodità alla pericolosità. Una delle prime regole è quella di cercare di utilizzare un unica pentola: si ha una sola cosa da gestire e si ha (poi) una sola cosa da lavare. Regola che, tutto sommato, viene bene sempre.
A bordo del "Que Serà" abbiamo: 3 pentole (una piccola, una grande e la pentola a pressione), 2 padelle (una grande con i bordi alti e una piccola da uovo al tegamino), 1 bistecchiera e 1 pentolino per il latte. La pentola a pressione è fondamentale. Accorcia i tempi di cottura e consente di avere una pentola ermeticamente chiusa ed evitare spiacevoli inconvenienti dovuti all'effetto onda: è l'ideale per cucinare zuppe, arrosti.
Un'altra cosa che facilita notevolmente la vita di chi si dedica ai fornelli è che la tavola di bordo prevede di norma un piatto unico. Se qualcuno non dovesse essere soddisfatto che si metta alla prova. Tutti saranno felici di approfittare della sua abilità e far onore al cuoco !!
E che dire degli "ingredienti"? Andando in giro per il mondo molti piatti a cui siamo abituati e a cui facciamo riferimento nella logica del "presto e bene" sono irrealizzabili. Come fare senza, acciughe sotto sale, parmigiano, mozzarella, capperi, salvia, prezzemolo, rosmarino, zafferano, funghi secchi, pangrattato ..?!! Il pan grattato ho imparato a sostituirlo con la polenta. I filetti di pesce fritti passati nell'uovo e poi nella polenta sono ottimi. Insomma bisogna farsi venire delle idee e non perdersi d'animo. Quindi se ti viene una voglia gravidica di risotto ma ti mancano: formaggio, funghi, zafferano...che fare? Beh puoi cavartela facendo un risotto di zucca, una verdura che abbiamo trovato ovunque.
Indice Ricette (Dedicate ad Anna K. con reciproca solidarietà...)
Non disponendo di nessuna bilancia sappiate che le dosi sono date ad occhio. Nel senso che "non esistono dosi", ma solo igredienti. Fidatevi del buon senso, è l'unico modo per non sbagliare. Il criterio seguito è quello del "presto e bene" e/o del "presto e buono", in fondo è la stessa regola che uso a casa.
Senza pretendere di fare una lista dettagliata su come rifornirla, direi che le cose che non devono mancare per spignattare qualcosa di buono sono: aglio, cipolle, patate, latte in polvere, uova, dadi da brodo, bacon, legumi secchi, farina, lievito, pasta, riso, olio, pelati, tonno, piselli e scatolame vario. A tutto ciò va aggiunta una buone dose di spezie ed erbette secche: pepe, peperoncino, origano, rosmarino, alloro, curry ecc. Di tutto di più, paese che vai spezia che trovi.
Nel nostro viaggio le cose a cui non abbiamo rinunciato sono state: l'olio d'oliva extravergine, la pasta e il pane.
Quando ne trovavamo ne abbiamo sempre fatto scorta. Cosa c'è di più pratico e appetitoso di una buona pasta aglio olio e peperoncino? Per le altre specialità mediterranee ci siamo affidati ai parenti ed amici o al non economico reparto "delicatessen" di un buon supermercato. Per il pane c'è stato poco da fare ... abbiamo imparato a farlo ...rinunciando volentieri all'eredità nordico-coloniale del tost/margarina a favore di una bruschetta ! Lasciato il mondo latino, infatti, il primo concetto di pane lo abbiamo ritrovato in Yemen. In Pacifico e in Asia, in genere, non sanno cosa sia. Si trova solo del gommoso e dolciastro pan carrè (e qualche rara baguette) che oltre a non essere buono ammuffisce subito.